Gentilezza: un pilastro per un futuro solidale e prospero

Nell’era dei rapidi cambiamenti e delle pressioni sociali e lavorative crescenti, il valore della gentilezza emerge con forza come necessità imprescindibile per tessere relazioni significative e costruire comunità resilienti. Questa virtù trascende la mera cortesia, rappresentando l’impegno autentico verso gli altri e fungendo da ponte per connessioni profondamente umane.
Una recente indagine di SWG evidenzia come la gentilezza sia percepita dalla maggior parte degli italiani come fondamentale in ogni relazione, sia essa personale che professionale. Questo ci ricorda che la gentilezza non deve ostacolare la sincerità o il raggiungimento degli obiettivi, specialmente in ambito lavorativo e politico.
L’indagine sottolinea come la gentilezza, in ambito lavorativo, non solo agevoli le relazioni tra colleghi ma rafforzi anche quelle gerarchiche. È sorprendente notare che tre italiani su quattro credano che un leader che dimostra gentilezza rafforzi la propria posizione. Un manager “gentile” non si limita alla cortesia ma abbraccia empatia, ascolto attivo, motivazione e comunicazione chiara.
La gentilezza in leadership porta a numerosi benefici, come un ambiente lavorativo sereno, dipendenti motivati e produttivi, e la crescita dell’organizzazione.
Affrontiamo la sfida di rendere la gentilezza una prassi quotidiana, non solo nelle nostre case e nelle relazioni personali ma anche nei luoghi di lavoro, nelle istituzioni e nella società. È cruciale che ogni individuo, a ogni livello, adotti e pratichi questa virtù, contribuendo a creare un ambiente dove empatia e rispetto reciproco sono la norma.
L’iniziativa Mi’mpegno promuove questa visione, mirando a una società più giusta e inclusiva attraverso la diffusione della gentilezza, un impegno che porta immensi benefici sia a livello individuale che collettivo.
Un esemplare vivente di questa virtù è il tennista Jannik Sinner, le cui azioni riflettono la pura essenza della gentilezza. Durante il torneo di Miami, ha dimostrato attenzioni per gli altri, soccorrendo una spettatrice colpita da un colpo di calore e interagendo con una giovane raccattapalle con umiltà e premura. Sinner ha anche giocato a tennis in sedia a rotelle con Alfie Hewett, leggenda del tennis paralimpico, mostrando sensibilità e promuovendo l’inclusione.
Questi gesti di Sinner illustrano come la gentilezza possa manifestarsi in vari modi, influenzando positivamente la comunità e ispirando gli altri.
La gentilezza è dunque non solo un valore etico ma uno strumento di trasformazione sociale e aziendale. In un mondo incline all’indifferenza, scegliere la gentilezza è un atto rivoluzionario che può fare la differenza.
Con fiducia nel potere trasformativo della gentilezza, ci impegniamo a promuoverla in ogni aspetto della nostra vita, certi che sarà il pilastro su cui costruire un futuro più luminoso per tutti.
di Carmelo Ferraro, Presidente del Comitato MI’mpegno