Missioni a Leopoli: la lettera di Padre Igor con i ringraziamenti dei profughi ucraini

Pubblichiamo integralmente la lettera che padre Igor Boyko, direttore del seminario di Leopoli, ha inviato alla rete di associazioni (Casa Arché, Milano Sospesa, M’impegno, Gli amici di Luca, Tesla Owners Italia, Gruppo Parma, Aiutility, Volontari Croce Verde, Rotary Milano Precotto San Michele, Soroptimist Milano alla Scala, City Angels, Csi Centro Sportivo Italiano) che si sono impegnate, con 11 spedizioni, per portare il proprio sostegno all’Ucraina.

“Carissimi amici,
con questa lettera vorrei ancora una volta dirvi un sincero grazie per la vostra solidarietà e vicinanza con il popolo ucraino, ma soprattutto per aiutare tanti profughi nel nostro Seminario. Alcuni di voi sono arrivati nel nostro Seminario di Leopoli durante il periodo di guerra e ci avete portato diversi beni che ora stiamo distribuendo alle persone che ne hanno un estremo bisogno in Ucraina. Tanti altri di voi si sono adoperati in Italia per raccogliere i beni e organizzare il trasporto. Un lavoro molto faticoso ed impegnativo. Per questo vi dico un sincero grazie!
Può essere strano, ma scrivo questa lettera nel rifugio, perché ultimamente (soprattutto negli ultimi giorni) le sirene da noi suonano sempre più spesso. Ma noi resistiamo e resisteremo!
Una famiglia di un nostro seminarista Yaroslav Serban, studente del quinto anno, ha accolto nella sua casa nella città di Zolochiv (regione di Leopoli) 10 persone profughe da diverse città dell’Ucraina. Due giorni fa abbiamo dato a loro ciò di cui avevano bisogno: lenzuola, cuscini, copertine, asciugamani, cibo, carrozzina per bambino, cibo per bambini, igiene… Loro vi ringraziano!

Ecco le loro storie e alcune foto:
“Mi chiamo Osmalena Oleksandra, nata il 26 gennaio 1988, mio ​​marito Osmaleny Mykola, nato il 22 maggio 1990, e nostro figlio Osmaleny Bohdan, nato il 25 ottobre 2020. Siamo una famiglia di Kyiv! La nostra casa si trova a 15 chilometri da Irpin’, ovvero Kyiv, via Olevska 7. Vicino a casa nostra c’era una linea di demarcazione delle ostilità militari. Era in corso il lancio di razzi ed è stato distrutto un razzo, che ha causato la distruzione delle finestre della nostra casa. Siamo scappati da Irpin’ non sapendo dove andare. Lungo la strada passando i posti di blocco durante il controllo abbiamo incontrato un ragazzo che ha visto che eravamo con un bambino e ha detto che poteva aiutarci. Quindi, siamo arrivati ​​nella regione di Zolochiv (regione di Leopoli) dalla signora Oksana Serban, madre di un seminarista che studia nel Seminario di Leopoli. Ci hanno aiutato con tutto ciò di cui avevamo bisogno. Il mio marito è stato mobilitato nell’esercito e da due mesi viviamo con la signora Oksana! Ieri ci hanno portato dal Seminario di Leopoli diversi beni portati da voi dall’Italia. Siamo molto contenti e grazie a tutti voi!”.
Oleksandra, 34 anni, di Irpin’.

“Ciao, siamo rifugiati dalla regione di Donetsk. Siamo Lisa e Dasha. Abbiamo lasciato la nostra casa perché i nostri genitori, dopo aver visto cosa stava succedendo a Bucha, Irpin’ e molte altre città dell’Ucraina, hanno deciso di salvare noi e le nostre vite da quel terrore e ci hanno mandato a Zolochiv. I nostri genitori non sono potuti venire con noi, perché nostro padre serve e custodisce il territorio della nostra città e distretto. Siamo molto grati a tutti coloro che sono coinvolti nel nostro soggiorno qui. Voglio davvero tornare a casa, ma il calore della famiglia di Oksana Serban (madre di un seminarista) e la cura delle persone che ci hanno protetti ci aiuta a far fronte alla nostalgia di casa. Grazie a tutti”.
Lisa di regione di Dontetsk.

“Siamo una famiglia di Dnipro. La nostra famiglia è composta da madre con due figlie: 18 e 12 anni. 24 febbraio 5:00 – la prima esplosione, poi ancora e ancora. Paura e incomprensione di ciò che sta accadendo. Siamo partiti. Abbiamo trovato un riparo, aiuto e alloggio attraverso la chiesa. Ci troviamo ora a Zolochiv nella casa di una famiglia di un seminarista. Grazie Dio!!! Sincera gratitudine!”
Una famiglia da Dnipro.

Da parte mia e di tutto il popolo ucraino vi dico un sincero grazie! p. Igor Boyko, rettore del Seminario”.